Ho pensato per voi l’itinerario perfetto per visitare Milano in due giorni.
La missione: visitare Milano per la prima volta, ma solo due giorni a disposizione. Come fare? È quello che mi è capitato con amici desiderosi di conoscere la città in un solo weekend. Partendo da questa occasione ho deciso di formulare due percorsi da poter seguire singolarmente o uno dopo l’altro (così da poter decidere in maniera molto flessibile quale itinerario seguire e quando) e che condivido con voi in questo articolo.
Vedere le diverse anime della città in poco tempo, per lo più a piedi, ha permesso di spostare lo sguardo dai grattacieli di ultima realizzazione ai vicoli storici di Brera, per esempio, facendo solo pochi chilometri.
Con questo articolo provo a darvi un utile e organizzato vademecum con dei must see per non perdersi in itinerari disordinati e percorsi troppo dispersivi, con l’aggiunta di qualche curiosità e cenno storico che non fa mai male!
Giorno 1 – Da Porta Garibaldi al Duomo
Siamo partiti con gli amici la mattina dalla zona di Porta Nuova-Garibadi. Tappa d’inizio: Piazza Gae Aulenti. Inaugurata a fine 2012, la piazza si sviluppa su pianta circolare e sulla sua circonferenza sorgono imponenti palazzi rivestiti solo da vetrate luccicanti, tra i quali svetta l’Unicredit Tower, il grattacielo più alto d’Italia con i suoi 231 metri di altezza.

Tra gli altri palazzi che si sviluppano verticalmente in zona, non si può non notare il Bosco Verticale, condominio residenziale formato da due torri di 18 e 26 piani (realizzato da Stefano Boeri nel 2014) e letteralmente ricoperto da cespugli con veri e propri alberi di alto fusto.
Da qui una breve passeggiata nella nuova Biblioteca degli Alberi con i suoi arbusti e i giovani alberi delle diverse specie, già oggi molto d’impatto diventeranno sempre più affascinanti con il passare delle primavere.
Rigorosamente a piedi, abbiamo raggiunto la zona di Brera, passando per Corso Como e Corso Garibaldi. Qui non può mancare uno sguardo ai negozi di modernariato, alle gallerie d’arte e alle boutique artigianali di Via Fiori Chiari e Via Fiori Oscuri, che incrociano Via Brera, dove risiede la rinomata Accademia e la Pinacoteca. Non per niente è soprannominato il “quartiere degli artisti” che fin dal 1800 popolavano la zona e l’hanno resa così caratteristica. Ai miei amici ha colpito molto l’accostamento e il contrasto tra la modernità vista nella prima parte della giornata e la storicità di questa zona. Qui abbiamo pranzato in una tipica trattoria specializzata in cotolette (Le Cotolette, in Corso Garibaldi).
Da qui, proseguendo la camminata da Corso Garibaldi lungo Via Mercato e Via Ponte Vetero, siamo arrivati in Largo Cairoli e Piazza Castello. Spicca immediatamente la maestosità della fontana che noi milanesi chiamiamo “torta degli sposi” (per la tipica forma a più livelli concentrici). Curiosa la storia di questa fontana che viene realizzata nel 1936 e poi smontata nei primi anni ‘60 per consentire i lavori della metropolitana. Dopo decenni trascorsi in un magazzino, è stata rimontata alla fine degli anni ‘90 per tornare all’antico splendore.
Subito varchiamo il portone del Castello Sforzesco: costruito nel XV secolo dall’allora Duca di Milano Francesco Sforza, è stato molto rimodulato e modificato negli anni (l’ultimo intervento di restauro risale ai primi del 1900). Oggi è uno dei castelli più grandi d’Europa e al suo interno ospita, tra l’altro, musei e mostre.

Tornando in Largo Cairoli abbiamo imboccato Via Dante fino al raggiungimento di Piazza Cordusio: a partire dalla fine dell’800 e i primi anni del 900 vengono eretti, sulla pianta ellittica della piazza, i magnifici palazzi che negli ultimi anni sono stati totalmente restaurati e recuperati (Palazzo Broggi, ad esempio, ora dell’unica sede europea di Starbucks Reserve Roastery).
Abbiamo poi percorso Piazza dei Mercanti (che si affianca al Palazzo della Ragione, di epoca medievale) e raggiunto finalmente il vero e unico simbolo della città: il Duomo di Milano. La cattedrale risulta la chiesa più grande d’Italia (esclusa la Basilica di San Pietro che si trova nella Città del Vaticano) con la celebre Madonnina ricoperta d’oro, posta sulla guglia maggiore, che vigila sulla città. In questa giornata non abbiamo fatto in tempo a visitare l’interno della cattedrale e nemmeno a salire sulle terrazze: l’ideale sarebbe dedicare una mezza giornata solamente a queste due attività, da prenotare per tempo.
Immancabile la passeggiata nel “salotto di Milano”: la Galleria Vittorio Emanuele II viene costruita in stile neorinascimentale e inaugurata come via commerciale coperta nel 1877. Oggi è possibile ammirare non solo gli affreschi e i decori architettonici al suo interno, ma anche la cupola al di sopra della tipica struttura in ferro, grazie ad un camminamento esterno (che vi consiglio, ma che io non ho proposto in questo itinerario per ovvie ragioni di tempo!).
In conclusione di giornata un aperitivo da Signorvino, a metà di Via Dante, prima di una cena in uno dei miei locali vintage preferiti: Riso e latte (Via Camperio 6, a due passi da Cairoli). Cucina lombarda, atmosfera anni sessanta tra vinili e arredi d’epoca.
L’itinerario del secondo giorno comincia sul mitico tram 1, linea storica del trasporto cittadino che attraversa tutta la città. Scendiamo all’Arco della Pace, all’inizio di Corso Sempione. La costruzione dell’arco trionfale, opera dell’architetto Luigi Cagnola, è iniziata nel 1807 ed è terminata trentun anni dopo e rappresenta il miglior esempio di architettura neoclassica in città.
Dietro l’Arco si ha accesso al parco Sempione: vista la bella giornata decidiamo di percorrere liberamente i vialetti per scoprire le curiosità più o meno nascoste dal verde degli alberi, come il Ponte delle Sirenette, l’Arena Civica, il padiglione dell’Acquario Civico di Milano, il monumento equestre a Napoleone III, la Torre Branca, la fontana Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e il Palazzo dell’Arte, sede della Triennale.
Per fare tutto questo con calma abbiamo già superato abbondantemente la metà della giornata e per concludere il giro propongo di spostarci verso il nuovo quartiere di City Life, raggiungibile a piedi in venti minuti.
Il fulcro è la Piazza Tre Torri, intorno alla quale sorgono i recenti grattacieli detti il Dritto (Torre Isozaki, il secondo grattacielo più alto d’Italia), lo Storto (Torre Hadid) e il Curvo (Torre Libeskind). Tutta la zona è stata letteralmente trasformata negli ultimi anni ed è sorta da quella che prima era la sede della Fiera Campionaria di Milano (ormai trasferita a Rho-Pero) diventando una delle aree pedonali più grandi d’Europa.
Oltre a camminare con il naso all’insù per ammirare le vette dei grattacieli, abbiamo anche fatto un giro nel lussuoso Centro Commerciale. In uno dei numerosi punti ristoro del centro, abbiamo preso un boccone da asporto e lo abbiamo consumato nel parco che si sviluppa tra le esclusive residenze circostanti.
Due sono le testimonianze del passato immerse in questo tripudio di modernità: la Fontana delle Quattro Stagioni in Piazzale Giulio Cesare e il Palazzo delle Scintille.
La fontana è stata realizzata nel 1927 e presenta fantastici giochi d’acqua alti anche otto metri, ancora più affascinanti nelle ore serali quando vengono illuminati da luci colorate.
Il Palazzo delle Scintille, situato proprio alle spalle del Dritto, è stato realizzato nel 1923 come uno dei padiglioni della fiera di Milano. Utilizzato anche come sede per eventi sportivi (ex Palazzo dello Sport), ha ospitato gli spettacoli del Teatro alla Scala nel 1946, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Per l’aperitivo ci siamo spostati sulla Darsena (noi abbiamo usato un servizio di car sharing, dato che la stanchezza iniziava a farsi sentire!) al The Doping Club (Piazza Ventiquattro maggio, 8): locale molto particolare con arredi eccentrici e cocktail esclusivi. Ci troviamo proprio a due passi dalla Basilica di Sant’Eustorgio su Corso di Porta Ticinese.
L’ora del tramonto è la migliore, soprattutto nella bella stagione, per proseguire la passeggiata lungo i navigli in direzione del ristorante per la cena (ecco, magari munitevi di un potente antizanzare se siete nel periodo estivo…). Lungo l’Alzaia Naviglio Grande, che parte appunto dalla Darsena, si possono trovare ancora dei negozi aperti e molti locali movimentati che fanno da cornice al corso d’acqua e agli edifici di ringhiera che vi si affacciano.

La cena della serata è proprio alla fine di questa passeggiata: tappa conclusiva per recuperare le forze è il ristorante Damm-atra’ (Via Lombardini, 1), che in dialetto milanese significa letteralmente “dammi retta”. Cucina veramente meneghina, non potevamo non gustare il tipico riso al salto allo zafferano!
Questo è, a mio parere, un “minimo sindacale” se si vuole far apprezzare la versatilità di Milano e le sue multiformi facce in pochissimi giorni. Se invece avete a disposizione più tempo, vi suggerisco di non perdere le chiese antiche, le curiosità nascoste, le case museo e i musei meno mainstream della città.
Scoprire Milano in due giorni: dalla modernità alla storia, girando l’angolo
Percorso 1
- Piazza Gae Aulenti: Torre Unicredit, Biblioteca degli Alberi, Bosco Verticale
- Corso Como
- Corso Garibaldi, Via Brera, Via Fiori Chiari, Via Fiori Oscuri
- Largo Cairoli, Piazza Castello: Castello Sforzesco e fontana
- Via Dante, Piazza Cordusio, Via Mercanti
- Piazza Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II
Percorso 2
- Arco della Pace e Parco Sempione: Ponte delle Sirenette, Arena Civica, Acquario Civico, Torre Branca, fontana Bagni Misteriosi, Triennale
- Piazza Tre Torri: CityLife, Palazzo delle Scintille e fontana delle Quattro Stagioni
- Darsena
- Navigli