Milano e il suo cielo. Nessuna città italiana può vantare uno skyline più affascinante del capoluogo lombardo. Chi ama osservare i panorami e non teme le altezze, rimarrà colpito dai belvedere cittadini e dal perfetto mix di antico e moderno che ne definisce il paesaggio, anche solo in una visita di Milano in due giorni. La spiccata personalità meneghina emerge chiaramente dal dialogo tra materiali e luci che caratterizza l’architettura milanese e che unisce il fascino del vecchio mondo all’atmosfera contemporanea dei suoi giganti grattacieli di vetro e acciaio.
Milano vista dall’alto è davvero emozionante, e allora, perché non approfittare dei suoi punti panoramici?
Terrazze del Duomo
Per chi è alla ricerca del rapporto autentico tra la Cattedrale e la città, alla scoperta di santi, gargoyle, pinnacoli e decorazioni spesso curiose, una visita alle Terrazze del Duomo è d’obbligo.
Con la loro altezza tra i 65 e i 70 metri, offrono una vista impareggiabile su Piazza Duomo e sullo skyline milanese.
Salire sulle terrazze (a pagamento, tramite le scale o l’ascensore) permette inoltre di apprezzare da vicino la finezza architettonica della Cattedrale, con le sue 3.400 statue, le 135 guglie gotiche e la sagoma dorata della Madonnina, simbolo della città. Ognuna delle figure che decorano il Duomo di Milano fa la guardia alla città, osservando la sua storia.
Fare un giro sulle terrazze per vedere da vicino i fantasiosi gargoyle che fungono da doccioni e godere di un panorama stupendo, sbirciando attraverso i dettagli dell’intricata muratura in marmo della silhouette più rinomata della città, è un must.
Molti rimarranno stupiti dalle complesse articolazioni della Cattedrale e camminando attraverso le passerelle laterali e il tetto centrale potranno crogiolarsi al sole mentre ammirano le incantevoli guglie del Duomo raggiungere il cielo.
Come arrivare: M1, M3 (Duomo)
Torre Branca
Ed eccoci alla piccola Tour Eiffel meneghina, simbolo moderno e futurista della città che sale: la Torre Branca che con un’altezza di quasi 109 metri svetta sugli alberi di Parco Sempione.
Sebbene non sia un’opera d’arte in senso stretto, e non sia nemmeno particolarmente antica, fa sicuramente parte della storia della città ed è un buon esempio di architettura e ingegneria.
Questa elegante struttura metallica fu realizzata nel 1933 dal celebre architetto Gio Ponti al tempo record di soli 68 giorni nell’ambito della V Triennale Internazionale di Architettura, che infatti sorge poco lontano. La torre fu poi chiusa nel 1972. Il suo restauro ad opera della famosa distilleria milanese di liquori Fratelli Branca, da cui ne prese il nome, è iniziato nel 1985. Dal 2002 la torre è stata ufficialmente riaperta ai visitatori, che ora possono raggiungere la cima con un moderno ascensore.
Dall’alto di questo gigante moderno, costruito interamente con tubi di acciaio Dalmine, si gode di un’incredibile vista sui grattacieli milanesi e, in particolare, del Castello Sforzesco, del Parco Sempione, dell’Arco della Pace e dei quartieri circostanti, tra i più eleganti e storici della città.
Come arrivare: Tram 1,10 Arco della Pace
Terrazze Galleria Vittorio Emanuele
Per chi passa da Piazza Duomo ed è alla ricerca di uno spazio dove potersi riposare e staccare dalla realtà frenetica della città, una passeggiata sui tetti del centro di Milano sulle Terrazze della Galleria Vittorio Emanuele è immancabile. Costruite insieme all’edificio per permetterne la manutenzione, le Terrazze, grazie un intervento guidato dalla Soprintendenza, rappresentano un’occasione unica per osservare Milano dall’alto e per conoscerne la storia.
La vista da lassù sui tetti dorati di Milano, sulle gotiche guglie del Duomo e sulle curve perfette della cupola gigante che domina il Salotto di Milano, può solo essere migliorata dei colori accesi della sera.
Giungere a questo punto eccellente panoramico, a più di 40 metri di altezza, è davvero un’esperienza: il percorso da fare, lungo 250 metri, ricalca la passerella originale un tempo utilizzata per la manutenzione del tetto a vetri della Galleria. L’insolita passeggiata si svolge lungo un corridoio incorniciato da archi rosa che portano alla scoperta della storia di Milano e dei milanesi attraverso una serie di pannelli descrittivi o video interattivi (scaricabili anche sul proprio smartphone). Storia, aneddoti, abitudini e folclore meneghino: un curioso aneddoto racconta che una coppia di gattini che viveva in uno dei sottotetti della Galleria Vittorio Emanuele II abbia dato vita ai diversi simpatici mici che si possono incontrare alla Pizzeria sulle terrazze, chiamata per l’appunto, i 12 Gatti.
Come arrivare: M1, M3 (Duomo)
Torre Fondazione Prada
Architetture perfette e panorama mozzafiato caratterizzano questo innovativo spazio della Fondazione Prada. Progettata dall’architetto olandese Rem Koolhaas, la Torre è caratterizzata da un’articolata configurazione geometrica che unisce sette edifici esistenti a tre nuove strutture (Podium, Cinema e Torre), ed è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente all’inizio del secolo. Le diverse architetture si incastrano alla perfezione, unendo i muri di cemento bianco che ricoprono tutti i 60 metri di altezza dell’edificio.
La location merita una visita semplicemente per la vista che si gode da qui: una prospettiva su tutto lo skyline milanese e, quando il cielo è più limpido, l’orizzonte è ancora più lontano, incorniciando un panorama senza precedenti della città attraverso le sue grandi vetrate.
La struttura è infatti coronata da una terrazza panoramica di 160 mq che ospita un rooftop bar, caratterizzato da un decoro ottico in bianco e nero del pavimento e da una parete rivestita a specchio che crea uno speciale effetto capace di cancellare visivamente la barriera tra lo spazio reale e la vista a 360° sulla città di Milano.
Gli spazi interni sono stati concepiti per esporre opere e grandi installazioni della Collezione Prada. Un ascensore in vetro e marmo conduce al bar ristorante, situato al sesto e settimo piano, che ospita pezzi d’arredo originali del “Four Seasons Restaurant” di New York accanto a elementi dell’installazione di “The Double Club” ideata da Carsten Höller.
Una location dunque, da dove si apprezza non solo la città, ma anche in cui l’arte può essere esposta e condivisa con il pubblico.
Come arrivare: M3 (fermata Lodi a 850 m)
Monte Stella
Nella vasta distesa della pianura padana, dove sorge Milano, il Monte Stella si erge come una piccola collina dei miracoli. Sì, perché più di settant’anni fa, quest’area era desertica e divenne una discarica dopo che la città fu rasa al suolo dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, lasciando almeno un terzo della popolazione meneghina senza casa.
L’immensa massa di macerie proveniente dalla città fu quindi utilizzata per erigere questa collina di 45 metri chiamata anche Montagnetta di San Siro. L’architetto Piero Bottoni fu l’autore del progetto di trasformazione della discarica in un luogo poetico, “dal momento che i sogni e la poesia, nonostante le apparenze, muovono il mondo” disse dedicando il colle alla moglie, la scultrice Stella Korczynska.
Grazie al paesaggio pianeggiante sottostante, la collina offre una vista panoramica sulla città e sull’entroterra milanese, e nelle giornate limpide si possono vedere anche le Alpi e gli Appennini.
Salire sulla collina è un perfetto allenamento per i joggers cittadini e per coloro che cercano un modo alternativo di osservare lo skyline della capitale italiana della moda e del design.
Ma non è tutto. Questa piccola montagna è ora circondata da un piccolo parco alberato. Nel 2003, una sezione del parco è stata trasformata in un memoriale dedicato a coloro che si sono opposti al genocidio e ai crimini contro l’umanità. Ogni albero del “Giardino dei Giusti” è dedicato a una di queste persone.
Come arrivare: M1 (QT8)
Sono tanti dunque i punti panoramici dai quali è possibile ammirare lo spettacolo offerto dal Duomo, dai monumenti storici del centro o dai grattacieli della nuova Milano. E sicuramente da lassù, lasciando vagare un po’ lo sguardo, si può scoprire molto di più.