L’estate 2020 è stata sicuramente l’estate della riscoperta del territorio italiano. Per me dunque è stata l’occasione perfetta per visitare luoghi non troppo distanti da casa e al tempo stesso scoprire nuovi tesori e gemme più o meno nascoste del nostro paese. Per questo motivo ho deciso di visitare il Conero in un weekend lungo, anche considerando che da Milano sono circa 4 ore e mezzo di viaggio.
In realtà, se devo essere sincero, il Conero non mi era del tutto nuovo, avendo un’amica che ci vive mi era già capitato di passarci un weekend, seppur davvero fugace. Questa volta ho deciso di godermi questo piccolo pezzetto di terra con più tranquillità e alla fine, con alcuni amici, abbiamo soggiornato nei dintorni di Sirolo.
A mio avviso 3 – 4 giorni sono più che sufficienti per visitare il Conero e le aree circostanti, rilassandosi al mare di giorno per poi esplorare i paesini e il loro centro dal tramonto in poi.
Ecco allora alcuni consigli per godersi al meglio il Conero in un weekend, con tanto di alcune chicche relative ai borghi da visitare.
Numana
Questo piccolo paesino della Riviera del Conero è decisamente da non perdere, il centro storico, molto carino, è pieno di locali dove fare aperitivo o godersi una cena a base di pesce. Attenzione però, raggiungere la piccola cittadina di sera è quasi un’impresa. Numana d’estate è presa d’assalto da turisti e abitanti della zona rendendo decisamente complicata la ricerca del parcheggio.

Durante la giornata la visita è più rilassata e oltre al centro storico si può pensare ad una gita con partenza dal porto di Numana. Da qui infatti partono diverse escursioni in barca per diverse spiagge difficili da raggiungere a piedi o che presentano particolari limitazioni, come la Spiaggia delle Due Sorelle.
Dove mangiare
Per la qualità delle pietanze e per l’atmosfera, se avete una sola sera a disposizione, mi sento di consigliare senza alcun dubbio La Torre.
Il cibo, quasi tutto a base di pesce, è molto buono. Mi sento di dire che con qualche piccolo accorgimento potrebbero addirittura puntare alla stella Michelin, ma a far da padrone a questo ristorante è la terrazza che guarda sul mare. Scese le scalette strette che portano al ristorante resterete a bocca aperta.

Sirolo
Nel breve soggiorno al Conero, Sirolo è stata meta delle nostre giornate al mare, degli aperitivi e delle passeggiate al tramonto.
Il centro storico ha una splendida vista sul mare, perfetta per fare foto alle prime ore del mattino o al tramonto, oppure per godersi cinque minuti in tranquillità, seduti su una delle panchine ammirando il paesaggio.
Se volete andare al mare partendo da Sirolo avrete due alternative.
La prima è con il bus che parte ogni 30 minuti, il capolinea non è davanti al Municipio, nei pressi del parcheggio principale, ma di fronte all’ingresso del parco di Sirolo. Da lì partono le due corriere, una diretta a San Michele, che presenta anche stabilimenti balneari, l’altra invece ai Sassi Neri, una spiaggia libera senza punti ristoro (né bar, né ristoranti).

L’altra opportunità è andare a piedi, attraverso la pineta il cui percorso inizia dal parco di Sirolo o da un altro punto d’ingresso, a circa duecento metri già in là del parco, in prossimità del Relais San Michele. Se arrivate prima delle 10 vi consiglio una colazione a L’Officina Ristorante, il menù è ricco e gustoso e ci si può godere la vista sul mare e sulla pineta.
Il mio consiglio, se amate le passeggiate nella natura, è di andare a piedi, sono circa 13 minuti di camminata ricca di punti panoramici. Portate le scarpe, in ciabatte è scomodo, ma fattibile.
Dove Mangiare
Il paese ha sicuramente un’ampia varietà di locali e ristoranti per cena, tuttavia, come già accennato, Sirolo è stata la meta dei nostri aperitivi dopo il mare, scegliendo ristornati a Numana e Ancona. La scelta non è stata fatta per motivi particolari, semplicemente abbiamo voluto ottimizzare i tempi e vedere quanti più luoghi possibili.
Per l’aperitivo il consiglio che posso dare è quello di sfruttare uno dei bar che si trovano nella piazza principale del centro storico con la sua bellissima vista sulla Riviera del Conero.
Ancona
La visita alla città si è concentrata principalmente nel centro storico, abbiamo infatti evitato le spiagge della zona, per un motivo molto semplice: erano tutte al completo. Optando per una visita serale siamo stati in grado di massimizzare il tempo speso al mare.
Da visitare sicuramente è Piazza del Plebiscito, noi siamo arrivati da un vicoletto molto stretto e devo dire che l’effetto è stato bellissimo: la piazza è ampia, ariosa, enorme. Il colpo d’occhio è decisamente wow.
Altra cosa curiosa da cercare in giro per Ancona è la Fontana del Calamo, anche detta Fontana delle Tredici Cannelle, si trova a nemmeno 5 minuti dalla piazza centrale della città ed è una fontana rinascimentale da cui sgorga acqua potabile. La leggenda narra che chiunque beva acqua da una delle tredici fonti tornerà a breve ad Ancona, basta un sorso d’acqua quindi!
Infine, come non menzionare il Passetto con il suo Monumento ai Caduti. Che lo si visiti di giorno, in pieno sole con le colonne imponenti senza ombre, o di sera, illuminato dalla luce della città e dalla luna, l’effetto è sempre sorprendente.

Ancona è sicuramente una città che offre molto in termini turistici, dal mare ad uno dei punti panoramici più belli della riviera del Conero al centro storico, con le sue chiese, i musei, le attrazioni d’interesse storico-culturale. La scoperta di questa città merita un articolo a sé, ma ci tenevo a citarla anche all’interno di questo itinerario in un weekend.
Dove Mangiare
In un posto di mare, specialmente se sei turista, non puoi non mangiare pesce. Questa è un’insindacabile verità, a maggior ragione per chi, come me, il mare lo vede solo una volta all’anno.
Ad Ancona però abbiamo scoperto questo locale, molto carino, specializzato in cucina vegetariana e vegana. Il cibo è buono, i ragazzi che gestiscono il posto sono carinissimi, la scelta estetica è tanto semplice quanto particolare, ma quello che mi ha più colpito è l’atmosfera.
Abbiamo cenato in cinque in un angolino al piano superiore, con a fianco un giradischi ed una selezione di album dal pop anni ’80 alla musica classica e alle note melodiche anni ’50. Che dire, una scoperta che mi sento assolutamente di consigliare. Il posto si chiama Zucchero a Veló.
Partendo da Milano
In treno raggiungere il Conero è abbastanza impegnativo, la maggior parte dei treni infatti impiegano tra le 5 e le 6 ore e prevedono uno scambio a Piacenza.
Se prenotate per tempo potreste essere fortunati e salire su un Frecciarossa che impiega circa 2 ore e 50 minuti. Le partenze sono tutte da Milano Centrale o Milano Rogoredo.
In macchina, con destinazione Ancona, la scelta più veloce e più comoda è l’A1 fino alla sua diramazione in A14. Impiegherete 4 ore e mezzo senza soste. Il mio consiglio è comunque di fermarsi a metà strada e sgranchirsi le gambe. In totale sono 430km.
Immagine di copertina Claudia Gresta