Ricordo ancora il primo libro letto, l’odore della carta, la concentrazione faticosa, la voglia di arrivare fino in fondo, ero in quarta o quinta elementare; da allora l’amore per la lettura non mi ha più abbandonato. Ho perciò deciso di condividere con voi un elenco di cinque romanzi da leggere ambientati a Milano.
Una città, qualsiasi città, a mio avviso si può e si deve conoscere anche attraverso i suoi racconti. L’elenco di libri che vi propongo intende presentare Milano nelle sue molteplici sfumature, in alcune occasioni come protagonista (o co-protagonista) in altre come mero sfondo di eventi.
Generazione mille euro, Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, Rizzoli
È il primo della lista, perché a mio avviso, descrive benissimo la situazione di tanti giovani d’oggi: ragazze e ragazzi che sono tutti i giorni alle prese con i conti per fa quadrare le spese, alla ricerca di un lavoro migliore che non arriva.
Claudio, Rossella, Alessio e Matteo, sono l’archetipo delle cinque persone tipo che si possono trovare in città: Claudio, arriva da un paesino fuori Milano; Rossella si divide tra diversi lavori, Alessio che rinuncia ai suoi sogni per il posto fisso e Matteo, il palestrato con una buona famiglia alle spalle. Posso dire di averli incontrati tutti e quattro e talvolta anche un buon mix di questi.
Scritto a quattro mani è stato pubblicato nel 2006. Piccola curiosità, prima che Rizzoli decidesse di pubblicare il romanzo, gli autori lo avevano distribuito gratuitamente sul loro sito internet. Dal libro, è stato poi tratto un film.

Il Ponte delle Sirenette, Giuseppe Pederiali, Garzanti
Questo libro è frutto delle maestria di Giuseppe Pederiali, che attraverso le vicissitudini di due donne riesce a raccontare la Milano pre e post bellica, concludendo la storia intorno agli anni ’80.
Il racconto inizia nel 1923 con l’abbandono di una bambina sul Ponte delle Sirenette. Come noto all’epoca il ponticello fu installato sui Navigli, per poi essere spostato in Parco Sempione. La bambina viene portata in orfanotrofio e chiamata Sirena. A questa Sirena, circa trent’anni dopo, si aggiunge un’omonima che dovrà sbrogliare diverse matasse.
È un romanzo storico, drammatico, giallo e a tratti ottocentesco. Io l’ho letteralmente divorato, sperando che prima o poi ne facciano una versione cinematografica. Sebbene solitamente i film tratti dai romanzi lascino un po’ l’amaro in bocca, vedere su schermo scene e luoghi solo immaginati è sempre emozionante.

Numero Zero, Umberto Eco, Bompiani
Ironia delle sorte Numero Zero è l’ultimo romanzo di Umberto Eco ed è il più corto della sua produzione letteraria. Questo racconto, un po’ come Il Pendolo di Foucault, si svolge all’interno del mondo editoriale.
Colonna, il protagonista della storia, è un ghost writer senza successo, che dopo numerosi fallimenti professionali diventa redattore di un giornale che non vedrà mai la luce. Il finanziatore infatti vuole soltanto sfruttare i vari numeri zero (le prove di pubblicazione) per intimidire diversi suoi bersagli. È un romanzo noir che mette al centro del racconto la distorsione della verità e le sue varie possibili versioni.
Qui potete trovare l’intervista ad Umberto Eco, dal minuto 13, che ne approfondisce alcuni temi.

Un’educazione milanese, Alberto Rollo, Manni
Un’autobiografia, l’unica di questo elenco, che racconta la storia di Alberto e l’evoluzione della città in cui cresce, Milano per l’appunto. Questo romanzo inizia negli anni cinquanta, gli anni delle case di ringhiera, delle fabbriche, dei cortili, delle piccole botteghe.
È un libro perfetto per chi vuole abbandonarsi ad un racconto che descrive, attraverso una sequenza di fotografie narrate, i mutamenti che la città ha subìto negli ultimi sessant’anni.
Una confessione: non amo particolarmente le biografie e i romanzi di formazione (immagino che un’ammissione di questo tipo porti con sé anche delle antipatie), ma questo racchiude delle perle di rara bellezza e non posso non consigliarlo. Se non bastasse il mio modesto giudizio, aggiungo che Un’educazione milanese era finalista al premio Strega 2017.

Milano Criminale, Paolo Roversi, Marsilio
È un racconto di Paolo Roversi, che ne ha curato anche l’edizione teatrale. Ambientato negli anni sessanta e prequel di Solo il tempo di morire, narra le vicende della malavita milanese di quel periodo. Sono gli anni del boom economico, delle grandi rivendicazioni e delle manifestazioni politiche.
La storia è estremamente scorrevole e riga dopo riga sembra di ritrovarsi sempre più in quel decennio, osservando da vicino la vita dei personaggi, ascoltando la loro musica, immergendosi quindi nelle atmosfere che era possibile vivere solo in quel preciso momento storico.

Questi i romanzi ambientati a Milano che mi sento di raccomandare. L’intento principale, attraverso la varietà consigliata, è quello di mostrare una città dai molteplici volti: la generazione mille euro, la storia di Sirena, la maestria di Eco, la vita di Alberto e la trasformazione della città, la malavita degli anni settanta.
E se non dovessero bastare potreste sempre provare con questi documentari.